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BEATA GIOVENTÙ – Capitolo 4


di Giorgio_2013
31.08.2013    |    9.959    |    2 9.0
"Aveva rovistato nella loro “spesa”, finché non aveva trovato un grosso cetriolo, quello che cercava..."
Lara e Michela si accoccolarono l’una all’altra e si addormentarono per un breve riposo dalle loro splendide fatiche.
Il sonno di Michela fu interrotto dalle mani di Lara che cercavano i suoi capezzoli appuntiti.
Prima li sfiorò delicatamente, poi colta da una mossa che diede un brivido a Michela, Lara li strinse più forte, tra il pollice e l’indice tirandoli verso l’alto, fino quasi a fargli male.
Michela sentì la sua vagina che si inumidiva; fu allora che Lara avvicinò la mano alla fessura di Michela per controllare che fosse tutto a posto, sentendo l’umido della figa di Michela che aveva inumidito anche i suoi peli. Nessuna di loro capì di quale frenesia fu preda Lara, che infilò rapida un dito dentro la figa di Michela, fino in fondo. Michela provò sensazioni meravigliose, ma il suo corpo voleva di più.
Lara sorrise e disse a Michela:
- È ora che la “spesa” che abbiamo fatto dia i suoi frutti...
Michela la guardò languida:
- Che cosa vuoi fare?
- Aspettami – rispose Lara – non muoverti... rimani così...
Così dicendo Lara sfilo il dito dalla figa di Michela: era bagnato, lucido e appiccicaticcio degli umori di Michela. Michela da parte sua sospirò a quella mancanza stiracchiandosi tutta mentre Lara si era alzata.
Lara aveva oramai attraversato il corridoio, verso la cucina. Aveva rovistato nella loro “spesa”, finché non aveva trovato un grosso cetriolo, quello che cercava.
Lo lavò lisciandolo e asciugandolo. Prese un profilattico e lo srotolò sul cetriolo.
Lara tornò in camera da Michela. Arrivata, davanti a Michela lo mostrò in tutta la sua “possenza” e lunghezza; lo agitò sensualmente davanti agli occhi ipnotizzati di Michela...
Lara si era rimessa sul letto e poi esitò... guardando negli occhi Michela.
- Che intenzioni hai? – chiese Michela con una vocina da smorfiosa.
Lara rispondendo a tono:
- L’hai già capito. Sai già che uso ne farò... e che ne farai tu dopo...
Si misero a ridacchiare entrambe...
Lara incominciò ad avvicinare l’ortaggio alla vagina di Michela, sussurrando all’amica di immaginare che fosse un pene.
Senza pensare Lara lo spinse dentro con forza sotto i gemiti di Michela.
Lara lo tirò fuori lentamente e lentamente. Ancora in preda all’eccitazione, lo rimise dentro facendo provare alla figa di Michela tutta la consistenza e rugosità del cetriolo...
Lara lo infilò e tirò fuori un po’ di volte, mentre accarezzava quasi istericamente con il dito dell’altra mano il clitoride di Michela, finché l’amica non ebbe un orgasmo fortissimo, che lasciò Michela esausta e senza fiato.
Ma Lara non permise a Michela di riposarsi.
- Michela girati, mettiti a pecorina. Il culo ben in alto, mi raccomando, che così si vede bene la tua figa aperta e bagnata. Adesso ti faccio godere come nemmeno Luca ha fatto...
Michela mentre eseguiva l’ordine ebbe a rispondere una sola cosa:
- Porca... chiavami ancora... uhmmmm...
Lara dopo averlo pucciato piano nella figa di Michela un paio di volte per bagnarlo bene, infilò il cetriolo con decisione al suo posto, ben dentro, senza tante cerimonie. Michela era lì davanti, con il culo alto e le natiche aperte che mettevano in risalto un buchino roseo contornato da qualche peletto. Le cosce larghe mostravano la figa torturata dal cetriolo che andava avanti ed indietro... le labbra della figa di Michela avvolgevano quel cetriolo con bramosia e lo bagnavano copiosamente di umori, tanto da scivolare beatamente nella sua carne calda. Michela si accarezzava un seno tormentandone il capezzolo ed ansimando.
Era uno spettacolo vedere Lara scopare Michela con quell’ortaggio. Vedere Michela a pecorina, umida e ansimante, con i seni penzolanti, la schiena inarcata e un grosso cetriolo ficcato nella figa, fino a quando un sospiro più forte del solito sancì il suo orgasmo. La stanza odorava di figa.
- Non ti muovere... rimani così...
Fu quello che Lara intimò dolcemente a Michela prima di sparire.
Michela ansimava stando a pecorina con la faccia che si schiacciava sulle lenzuola e la figa ancora piena del cetriolo che lentamente scivolava fuori luccicante dei suoi umori. Tutto mentre Lara spariva per il corridoio...
Lara tornò e ritrovò Michela come l’aveva lasciata: a pecorina con il cetriolo sulle lenzuola e le labbra della sua figa leggermente aperte.
Michela non poteva vederla, ma fu sorpresa quando Lara appoggio qualcosa sulla sua schiena, liscio al tatto. Lara lo fece scorrere lungo tutta la schiena, seguendo la linea che si congiunge alle sue natiche. Lo passo attraverso le sue natiche, scendendo verso la tua figa; con la punta di quest’oggetto aprì le labbra della tua figa, già bagnata. Le carezze dell’oggetto misterioso fecero eccitare Michela; Lara poteva vedere gli umori che la figa di Michela secerneva e bagnavano le sue labbra. Aveva ancora voglia!
Lara indugiò sulle labbra della figa di Michela, passò tra piccole e grandi labbra, toccò il suo clitoride. Lasciò la sua figa e a gattoni si avvicinò al viso di Michela e gli sussurrò:
- Ti faccio vedere cosa ho in mano. E’ una carota di generose dimensioni, in grado di farti sentire piena. Sai hai uno sguardo smarrito, dubbioso, ma pensi già a quanto godrai quando lo sentirai dentro, hai tanta voglia di sentirlo dentro. Ma...
Lara passo la punta della carota nuovamente fra le tue chiappe, vedendo in maniera chiara come il buco del culo di Michela si contraeva.
- Michi lo desideri, lo vedo, ma ho altri programmi...
Dicendo così Lara mise un profilattico alla carota e l’appoggiò sulle labbra della sua figa, sentendo la voce di Michela strozzarsi.
Michela era tutto un subbuglio di emozioni, sentiva che si stava preparando a ricevere un grandissimo piacere; Lara entrò lentamente, la figa di Michela si aprì come un canale e riceve l’acqua della piena...
Era uno spettacolo vedere la carota dentro la sua figa, gli umori che uscivano, il suo buco del culo che contraendosi sembrava reclamare anche la sua parte. Lara non resistette a quella vista, incominciò a toccarsi la sua figa inserendo lentamente il proprio dito, al ritmo dei sospiri di Michela. Il profumo dei loro sessi era intenso, con l’effetto di aumentare la loro voglia quasi a diventare insaziabile.
Lara da un colpetto all’estremità della carota e Michela ha un sussulto.
- Cosa succede ? – pensò Lara mentre ne dava un altro.
Michela ebbe un orgasmo. Mugola stringendo le lenzuola nelle mani chiuse a pugno:
- Aaaahhhh … mmmmhhh... good... goooodooooooooo!!! Cazzo, goooodoooo... uhmmmmmmmmmm.....
Sembra che ogni colpetto che Lara da all’estremità della carota, questo provochi una vibrazione che corre lungo tutta la carota e si propaghi dentro la vagina di Michela.
Ad ogni colpo di Lara, per Michela è un sussulto. Michela stava godendo come una porca, come una troietta, letteralmente in delirio: era uno spettacolo vedere il cambiamento della sua faccia.
- Godi godi godi.
La incitava Lara, per poi fermarsi di colpo estraendo la carota dalla figa di Michela, con le labbra che si aprivano e facevano colare i suoi umori fuori.
- Cazzo fai... continua Lara, sto impazzendo dal piacere... non fermarti!
Farfugliò decisa Michela.
- Eh no mia cara ora è il momento di provare qualcos’altro.
Detto questo Lara fece scivolare la punta della carota sul forellino del culo di Michela.
Sentendo questo Michela girò la testa, gli occhi sgranati e la bocca aperta e muta. Guardò Lara e riuscì a dire solo questo:
- Non l’ho dato nemmeno a Luca... sono vergine lì...
Lara la guardò sorridendo divertita:
- Michi si capisce che l’uccello lì non l’hai ancora preso.
Michela tento di dire:
- Ma...
Lara la fermò subito dicendole:
- Non ti preoccupare. Farò piano e soprattutto mi faccio aiutare da lui...
Detto questo Lara mostrò a Michela dei piccoli panetti di burro, di quelli porzionati, e:
- Ungerò il tuo buchino per bene, così come la carota prima di mettertela. Proverai una nuova esperienza di godimento, ma devi stare rilassata.
Michela guardava attenta Lara e annuiva silenziosa. Poi disse:
- Lara fai piano, mi fido di te. Mi hai fatto godere come non mai fino adesso. Mi fido. Fallo...
Era quello che Lara aspettava. Non aspettava altro che quelle parole.
Lara si mise in ginocchio davanti al culo di Michela, poggio le mani sulle sue natiche e avvicino il suo viso al culo di Michela. Bacio il suo buchino, ripetutamente. Bacio anche le sue natiche, infine comincio a leccargli l’ano per bene; con la lingua forzò il buchino di Michela, riuscendo a dilatargli lo sfintere quanto bastava per infilargliela un pò dentro. Michela stava già emettendo dei gemiti.
Lara si scostò dal buchino di Michela con dispiacere, ma con molto piacere prese i piccoli panetti di burro scartadoli. Iniziò a massaggiare con il burro tra le sue chiappe, scendendo verso l’inizio della figa di Michela, che non disdegnò di ungere con il burro rimasto che si scioglieva al calore del suo corpo per poi leccarla voracemente. Ma non aveva finito.
Lara ne scartò un altro lo spezzò a metà e iniziò un lavoro meticoloso per spingerlo dentro tutto al buchino servendosi delle dita.
Fatto questo Lara cominciò a solleticargli il buchetto col dito indice. Glielo infilo tutto dentro pian piano. Le chiese:
- Come va?
Michela gli rispose con un sussurro:
- Benissimo...
Lara lo fece scivolare su e giù più volte, poi usò due dita. Le spingeva dentro con attenzione. Ci rovistò dentro per un bel pò. Michela continuava a gemere.
Il calore che il corpo di Michela emanava aveva fatto sciogliere il burro. Lara allora prese la carota e unse i primi cm con il burro rimasto.
Nel frattempo Michela, con la testa appoggiata sul letto, portò le mani sulle sue natiche per favorire l’azione dell’amica. Michela le allargò per bene, mettendo in mostra il suo buco e favorire la penetrazione della carota. Lara appoggiò la punta della carota sul buco del culo di Michela e cominciò a spingere lentamente.
Lara avvertì un leggera resistenza ma insistette e il buco cominciò ad allargarsi facendo posto alla carota. Il burro aveva spianato la strada, la carota entrò come una lama infuocata, arrivò fino in fondo. Per Michela fu una sensazione bellissima: la carota avvolta dal suo buco del culo, che scorreva con facilità.
Lara muoveva la carota, avanti indietro, aumentando il ritmo.
Michela ansimava. In quella nuova situazione si portò la mano destra sulla figa massaggiando, massaggiando intensamente il clitoride, iniziando una goduriosa masturbazione con una carota nel culo.
Lara si fermò vedendo quello che faceva l’amica. Aspettò qualche istante per sditalinasi un poco, ma riprese subito spingere. Il buco del culo di Michela si allargava ancora sembrando mungere la carota imburrata che scivolava dentro tutta.
Michela emette un grido soffocato insieme a dei piccoli gemiti:
- Aaaahhhh … mmmmhhh … piano … fai piano … mi sento piena.
Lara di rimando:
- Vuoi che mi fermi un poco?
Michela:
- No! Continua. Fai piano ma continua. E’ molto eccitante … anche se da un pò fastidio. Lara abbiamo iniziato e non intendo smettere...
Lara decise di levarla fuori e ripartire da capo. Poggio nuovamente la carota sullo sfintere di Michela e affondò la carota dentro. Questa volta la resistenza fu minore.
Era uno spettacolo vedere il meraviglioso buco di carne di Michela allargarsi e ingoiare dentro tutta la carota.
Lara viste le sue esperienze nei rapporti anali immaginava le sensazioni di Michela. Immaginava il calore delle pareti anali che avvolgevano l’oggetto, le loro contrazioni sotto la pressione della spinta della carota. Sentì che si bagnava. Portò la mano in mezzo alle sue cosce e si sgrillettò velocemente.
Lara chiese ancora alla sua amica:
- Michi come va?
Michela sospirando velocemente rispose:
- Va benissimo Lara... uhmmmmmmmmmm... Sento che il mio buco si è allargato più facilmente questa volta. E’ una sensazione meravigliosa. E’ un misto di piacere che non ti so descrivere anche se provo un pochino fastidio, ma è sopportabilissimo. Dai, vai avanti, spingila... mmmmmmmmmmhhhhhhhhhhhhhh... voglio sentirla tutta...
Lara non si fece pregare. Affondò la carota fino in fondo, lasciano due centimetri fuori dal buco del culo. Michela ansimava forte di nuovo. Lara si fermò un attimo poi, lentamente la sfilò fino a metà per poi infilarla tutta, strofinando le dita sulla sua vagina.
Michela era in estasi. Mugolava, si muoveva, ansimava, urlava:
- Mmmmmmmmmmhhhhhhhhhhh … aaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhh …
Lara a quel punto ci diede sotto e prese a stantufarla con un ritmo lento, ma costante e vigoroso. Lara non voleva farle male.
Ogni tanto si fermava per allungare il più possibile quel momento alla sua amica Michela e allo stesso tempo per godersi quello spettacolo: la carota che scompariva dentro il culo di Michela.
Che cosa fantastica. Lara era ancora incredula.
Estrasse la carota piano piano, osservando il buco dilatato di Michela, poi gliela poggio nuovamente nel buco e spinse lentamente e l’osservava mentre veniva letteralmente ingoiata dallo sfintere di Michela fino a scomparirvi dentro.
Michela continuava ad ansimare e a gemere.
Lara ripeté diverse volte la stessa operazione; la faceva uscire lentamente e altrettanto lentamente gliela spingeva dentro. La cosa era apprezzata molto anche da Michela che la incitava a continuare.
Lara riprese a stantufare lentamente il culo di Michela. L’eccitazione era tanta. Lara accelerò il ritmo. Affondò con forza la carota. Il gesto fu accompagnato da un urlo liberatorio: era venuta nuovamente!
- Aaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhh … ooohhh... aaaaaahhhh...
Lara resto per un pò con la carota dentro il culo di Michela, mentre la spingeva e la ritraeva molto lentamente, guardando lo sfintere di Michela stringersi e rilassarsi ritmicamente sulla carota.
Poi Lara lasciò la carota che piano piano venne spinta fuori.
Lara guardò subito il buco, ancora dilatato di Michela: che spettacolo.
- Sai, mi ha dato un pò di fastidio, ma è stata un’esperienza fantastica. E’ stato veramente molto bello. Non avevo mai provato un’esperienza cosi intensa con Luca... Non pensavo che mi sarebbe piaciuto cosi tanto. Sono venuta... diverse volte.
Lara ascoltava l’amica, mentre la sua mano accarezzava la sua figa sbrodolante, sempre più velocemente. Alla fine non resistette alla sua voglia di godere e infilando due dita nella figa si sgrillettava velocemente. L’orgasmo arrivò veloce e profondo. Lara crollo sul culo di Michela spingendola sul letto a pancia in giù.
Le due amiche sfinite si ritrovarono così a ridere spensierate.
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